La bocca è un organo a tutti gli effetti e riveste molteplici funzioni: permette di parlare, mangiare, respirare e per ultimo, ma non per importanza, di sorridere.
La perdita di un dente (o anche di più denti in casi estremi o con il passare degli anni) è un evento traumatico che si ripercuote su estetica e funzione.
L’implantologia interviene proprio per risolvere queste problematiche. L’impianto non è altro che una radice artificiale in titanio che viene inserita nel nostro tessuto osseo e, una volta integrato, viene collegato a una corona protesica che replica perfettamente il dente nella forma e nel colore.
Nei casi in cui il tessuto osseo sia di scarsa quantità, è possibile comunque procedere con la rigenerazione ossea, tecnica che consente di ricostruire l’osso necessario a ricevere l’impianto.
Indicazioni e controindicazioni
A seconda delle condizioni locali e sistemiche del paziente e previa attenta valutazione del dentista, l’impianto può essere inserito nello spessore osseo:
- subito dopo un’estrazione dentaria, in tal caso parliamo di intervento di inserimento implantare post-estrattivo;
- due o tre mesi dall’estrazione di un dente naturale, in quanto si attende la fisiologica guarigione ossea;
Infine, a scopo informativo esiste anche il cosiddetto “carico immediato”, procedura odontoiatrica che prevede l’inserimento dell’impianto dentale e della relativa protesizzazione con un’attesa massima di 72 ore.
Le controindicazioni possono essere di carattere generale o locale. Alcuni esempi sono fumo, immunodepressione, diabete, ipertensione, osteoporosi grave, parodontopatie, scarsa igiene orale e altri ancora. Sarà compito dell’odontoiatra però valutare caso per caso, perché non corrispondono a controindicazioni assolute.
Informazioni utili per il paziente
La Toronto è una protesi fissa su impianti che va a sostituire tutta l’arcata dentale edentula. Il numero degli impianti varia da 4 a 6 a seconda di diversi fattori, come osso disponibile, aumento la stabilità della protesi definitiva, mentre i denti normalmente sono in numero di 12 proprio al fine di ricreare un’arcata completa fino ai primi molari. La protesi tipo Toronto risulta molto stabile e non richiede particolari accorgimenti, se non un’adeguata pulizia a livello domiciliare con spazzolino, idropulsore, filo e scovolini.
Protesi fissa inferiore TIPO TORONTO su impianti
Protesi fissa TIPO TORONTO in titanio e ceramica su impianti – arcata superiore
Uno degli aspetti che più intimoriscono i pazienti è la paura del dolore post-operatorio. A riguardo possiamo affermare che nella pratica quotidiana dello studio spesso il dolore è totalmente assente o si manifesta in modo lieve e quindi facilmente controllabile con i comuni farmaci antidolorifici associati a terapia antibiotica.
No, gli impianti non possono causare alcun fenomeno di rigetto il cui meccanismo consiste in una risposta immunitaria del corpo che non riconosce come proprio ciò con cui è venuto a contatto.
Il titanio di cui sono costituiti gli impianti è infatti altamente biocompatibile e il suo utilizzo in campo medicale è ampio in tutte le discipline medico chirurgiche.
Quando un impianto viene “perso” i motivi sono sempre legati a situazioni in cui è controindicato il loro utilizzo o qualora vengano fatti lavorare in modo errato applicando stress meccanici eccessivi.
Comparazione anatomica denti-impianto
Assolutamente no. Viene sempre realizzata una protesi totale provvisoria proprio per garantire estetica e funzione.
Sì: non ci sono controindicazioni particolari.
Le protesi su impianti, data proprio la loro stabilità derivante dalla presenza degli impianti, si può mangiare tranquillamente qualsiasi alimento, a differenza della protesi rimovibile (dentiera) con la quale risulta difficoltosa l’assunzione di alcuni alimenti come pizza, carne, cibi di consistenza gommosa.