La pedodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi, della prevenzione e della cura delle malattie della bocca dei bambini.
L’attenzione è rivolta soprattutto alla prevenzione ed all’educazione del bambino per quanto riguarda l’alimentazione (in merito all’assunzione di zuccheri, caramelle e dolci o altri alimenti) e l’importanza del corretto spazzolamento durante il lavaggio quotidiano.
Durante la prima seduta, fondamentale come momento di incontro con il bambino, dedichiamo una cura particolare a:
- conoscenza dello stato di salute del paziente e di eventuali problematiche a carico del cavo orale e dei denti;
- prevenzione delle lesioni cariose tramite fluoroprofilassi e sigillatura dei solchi;
- individuazione di anomalie di posizione ed eruzione dentale;
- cura della carie in base al grado di collaborazione del piccolo paziente
La prima visita
Generalmente nei primi anni di vita il bambino è seguito dal pediatra di fiducia che potrà, in caso di necessità, chiedere la consulenza di un odontoiatra. I genitori dovrebbero accompagnare il bambino ad una visita odontoiatrica già a tre o quattro anni. Per quanto infatti il bambino abbia solo denti da latte fino a sei anni, le carie può colpire questi elementi causandone la perdita precoce o causando dolori e infezioni.
Imparare a lavarsi i denti è un gioco
Ormai qualunque tipo di terapia odontoiatrica si può eseguire in modo assolutamente indolore e questo è tanto più vero per i piccoli pazienti, ai quali vengono dedicate particolari attenzioni per rendere indolore anche l’iniezione di anestetico. Creare fiducia nel piccolo paziente è fondamentale per poter instaurare un adeguato rapporto di cura con il medico anche in età adulta.
Bimba timorosa durante la visita
Si ritiene un anno il limite temporale di attesa tra caduta del dente deciduo e la comparsa in arcata del corrispettivo permanente. In caso di dubbio, è consigliata comunque una visita di controllo a 6 mesi da parte dell’odontoiatra, che potrà eseguire un’eventuale radiografia per un’adeguata valutazione della permuta dentaria.
In studio siamo dotati di un ortopantomografo digitale che permette di fare in pochi minuti l’indagine radiografica con dosaggi estremamente bassi e idonei in base all’età del paziente.
Piccolo paziente che esegue radiografia panoramica
Le malocclusioni sono un’alterata chiusura delle arcate dentali. I difetti possono essere sia scheletrici e/o dentali. Devono essere intercettate in età precoce, attorno ai sei anni, al fine di permettere all’ortodonzista di intervenire precocemente.
Le malocclusioni diagnosticate in età più avanzata sono più complesse da risolvere e possono anche richiedere interventi chirurgici invasivi. Di norma si utilizzano delle apparecchiature ortodontiche mobili o fisse per corregerle.
Terapia precoce per lo sviluppo corretto della bocca
Prevenzione della carie nel bambino
La fluoroprofilassi è una semplice procedura che si attua durante i controlli periodici per prevenire la formazione di carie. Consiste in applicazioni di gel al fluoro, rende i denti sia da latte sia definitivi più resistenti nei confronti della carie.
Fluoriprofilassi – prevenire è meglio che curare
I primi denti definitivi compaiono intorno ai sei anni e sono i primi molari. Non sono preceduti dalla perdita di alcun dente deciduo quindi a volte i genitori li credono ancora denti da latte. Questi denti erompendo a sei anni sono sottoposti ad un rischio molto maggiore di sviluppare carie rispetto agli altri molari che erompono circa cinque anni dopo. Per questo motivo si interviene su questi elementi con una procedura chiamata sigillatura dei solchi che previene la formazione di carie su questi denti negli anni dell’infanzia.
Primo molare permanente in un paziente di 6 anni prima e dopo la sigillatura
È possibile curare la carie del dente da latte con interventi conservativi, quali l’otturazione e la devitalizzazione a seconda dell’estensione della cavità cariosa e della sintomatologia . Con la devitalizzazione, si rimuove la polpa del dente da latte malato e, per evitare la diffusione dell’infezione, si sigillano i canali pulpari, con apposite sostanze biocompatibili.
La carie avanzata può poi comportare la necrosi della polpa dentaria con conseguente infezione da trattare mediante terapia antibiotica e la cosidetta pulpotomia ovvero la rimozione del nervo. Inoltre può poi comportare la necessità di estrarre il dente precocemente con conseguente alterazione dei rapporti di spazio necessari per la corretta eruzione dei denti definitivi.